martedì 6 dicembre 2011

Taralli sugna e pepe ovvero in dialetto napoletano: Tarall 'nzogna e pepe...!

" Tarallo discende dall'etimo greco "doratos" che
significa sorta di pane.
Tutto nasce alla fine del 700'...
All'ora vista la poverta' i fornai non si sognavano
neppure di buttar via lo "sfriddo", cioe' i ritagli della
pasta con cui avevano appena preparato il paneda infornare.
A questi avanzi si aggiungeva un po ' di 'nzogna
( cioe' lo strutto:il grasso di maiale) e parecchio pepe,
ricavando cosi' delle ciambelline che venivano cotte
nel forno insieme al pane.
All'inizio dell'800, il tarallo 'nzogna e pepe si
arricchi' di un altro ingrediente che tutt'ora ne e' parte integrante:
la mandorla.
Non si sa di ki sia stata l'idea, ma kiunque sia stato,
merita la nostra gratitudine: la mandorla si sposa bene con il pepe!
Il tarallo quindi faceva bene a tutti: al fornaio
che con poca faticali realizzava , e al popolo
che con pochi soldi se lo comprava.
I taralli sono uno sfizio tutto napoletano.
E' tutt'ora un classico comprarli a MERGELLINA,
nei chioschetti sistemati sul lungomare, e sgranocchiarli,
passeggiando col Vesuvio da un lato e Posillipo dall'altro.

                             Oggi, la morte sua ( cioe' il modo migliore per consumarlo)
e' con la birra, meno alcolica del vino con cui si accompagnava prima.
L'abbinamento con la birra ha portato il tarallo dentro le nostre case.
Per promuovere qst nuova tendenza, le aziende alimentari, hanno messo
sul mercato il tarallo di taglia piccola,dunque meno calorico e 
piu' facile da commercializzare...
 500 gr di farina ( io Molino chiavazza)
150 gr di sugna
1 cubetto di lievito di birra
200 gr di mandorle con la buccia
2 cucchiaini di pepe nero
2 cucchiaini di sale
Sciogli il lievito con un dito di acqua tiepida e aggiungilo a 100 gr di farina.Impasta e forma un panetto.
Incidilo a croce e fallo lievitare in una ciotola.
Quando avra 'raddoppiato il volume, aggiungere il resto della farina, sale , pepe ,  sugna e tanta acqua tiepida quanto basta per ottenere un bel panetto

Poi stacca tanti pezzetti e forma dei bastoncini di circa 15 cm
uniscili 2 per volta e attorcigliali

chiudili a ciambella e decorali con le mandorle.
Mettili a lievitare fino a qnd non avranno raddoppiato il volume
cuocere a 180° fino a qnd non diventano dorati

                                                                    

2 commenti:

Anonimo ha detto...

SEI ANDATA A MARGELLINO ZIA SONO FABY MA I TARALLI L HAI FATTI TU O L HAI COMPRATI CQ ANCHE LA SF. SEMBRE. BUON .CIA.

matematicaecucina ha detto...

Due blogger campane, io sono di Salerno, con blog quasi coetanei, il mio è nato a febbraio, e non ci eravamo ancora incontrate! Rimediamo, da oggi ti seguo, Laura